I rumors che giravano da qualche periodo sono diventati realtà, sembra infatti che il colosso Amazon investirà capitali per rendere la cannabis legale in tutti gli Stati Uniti d’America.
Tale investimento fa presupporre nuove possibilità, con un boom del volume di affari, sia per la multinazionale che per la filiera produttiva della cannabis.
il C.E.O. di Amazon attraverso un messaggio a tutti i dipendenti dell’azienda, sul blog ufficiale, ha annunciato importanti novità riguardo la cannabis, che portano importanti cambiamenti all’interno della multinazionale.
Molto probabilmente è uno dei primi passi per arrivare a grandi investimenti su un settore, come quello della cannabis, che da moltissimo tempo attende una liberalizzazione che possa portare opportunità di guadagni in un numero sempre maggiore di paesi di tutto il mondo.
Sebbene questo non rappresenta un passo ufficiale ma un modo per testare il terreno in questo momento, è auspicabile pensare che Amazon si stia preparando per un inserimento nel mercato globale della cannabis, visti i buoni risultati ottenuti in borsa e la buona risposta da parte dell’opinione pubblica.
Amazon infatti sosterrà sia dal lato economico, che quello politico, il MORE Act (The Marijuana Opportunity Reinvestment and Expungement Act of 2021), una legge che renderà legale la cannabis in tutti i 50 stati che compongono gli Stati Uniti.
La multinazionale investirà risorse nei vari comitati e nei vari circoli lobbistici per far approvare la legalizzazione della cannabis.
Per coerenza con queste scelte, la multinazionale ha deciso che non saranno più effettuati test sui candidati, per ogni livello lavorativo, per la possibile positività alla cannabis e a livello aziendale il consumo di quest’ultima verrà considerato come quello dell’alcool.
In un prossimo futuro, se tutto procederà nella direzione scelta, non sarà da escludere quindi la possibilità di ordinare cannabis ricevendo il giorno dopo un pacchetto col sorriso di Amazon, sempre per chi vive negli stati uniti, mentre dalle nostre parti è ragionevole pensare che queste prerogative siano ancora lontane per quanto riguarda la cannabis, mentre una flebile speranza può esserci per quanto riguarda il comparto della cannabis light e dei suoi derivati.