Da alcuni giorni a Roma, dopo che il Miipaf ( Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ) ha ufficialmente legalizzato la coltivazione e la vendita di marijuana light, sono comparsi alcuni manifesti che salutano con favore la decisione del Ministero di rendere al 100% legale l’erba leggera.
Di tutta risposta, ecco che immediatamente hanno fatto la loro comparsa altri manifesti, ma stavolta contrari alla legalizzazione della marijuana. Tali manifesti ritraggono il simbolo della morte (il teschio) e la scritta: “Qui si vende morte per i tuoi figli, boicotta negozi che vendono marijuana”. La discussione sulla libera vendita di marijuana leggera si va facendo complessa, e crediamo non basti che il Ministero abbia legalizzato la vendita. Proibizionisti e mondo cattolico stanno facendo la voce grossa e in molti si chiedono se questo non sia il viatico per la legalizzazione anche delle marijuane pesanti.
Marijuana light e legalità
La cannabis light, ovvero quella tipologia di marijuana che contiene meno dello 0,6% di THC (il pricipio psicotropo della marijuana) è legale. Non solo, è legale coltivarla e venderla ed è legale conservare le bustine per uso tecnico o collezione. L’unica indicazione che arriva dalla legge 242/2016 (la legge di riferimento che rende legale la cannabis light) è quella che il prodotto non è destinato al consumo alimentare, non può essere ingerito o fumato.
