Ganja legale

Shop di Ganja Legale esistono?

GANJA LEGALE CHE COS’è? EFFETTI E BENEFICI

La ganja legale un argomento che va sempre più di moda vediamo insieme di scoprire questo prodotto di alta qualità senza alcun rischio di andare incontro a problemi con la legge. Non si tratta della classica cannabis da sballo, ma di una sostanza in grado di darti alcune proprietà davvero interessanti. Molte persone commettono un errore di valutazione parlando di questo argomento. Ecco cosa devi sapere per usufruire delle sue notevoli proprietà fino al massimo delle loro potenzialità.

Cosa devi sapere riguardo alla ganja legale?

Prima di concentrarti sulla ganja legale e conoscere i suoi punti di forza, dovresti sapere alcuni dettagli sulla cannabis in generale. Essa si differenzia rispetto alla marijuana illegale perché deriva da piante di canapa sativa l. inserite all’interno dell’elenco delle varietà certificate a livello europeo con un valore di thc inferiore dello 0,5% prive in concreto di effetto drogante ed un alto contenuto di cbd . Esisrtono tre tipologie di marijuana ossia la Indica, la Sativa e la Ruderalis.

– La ganja Indica

La ganja Indica proviene dalle zone equatoriali e raggiunge notevoli dimensioni rispetto alle altre due varianti. La sua pianta prevede la nascita di foglie molto sottili dalla forma a punta, tipica della cannabis.

– La ganja Sativa

La ganja Sativa viene generalmente adoperata per realizzare prodotti capaci di rilassare il cervello umano. Si tratta della tipologia di cannabis con maggiori concentrazioni di THC e minori di CBD. Ma di questa differenza te ne parleremo più avanti.

– La ganja Ruderalis

La ganja Ruderalis, infine, proviene dalle aree più fredde e fiorisce in maniera autonoma, indipendentemente dal periodo dell’anno. Questa tipologia di cannabis non prevede un’elevata concentrazione né di THC, né di CBD.

Cosa sono THC e CBD nella ganja legale?

Per saperne di più riguardo alla ganja light, è necessario che tu conosca la differenza tra CBD e THC. Il CBD è la sigla di cannabidiolo, un principio attivo che non annebbia le capacità del tuo cervello, oltre a non provocare alcun effetto negativo sotto l’aspetto fisico. Il THC, invece, è l’acronimo di tetraidrocannabidiolo ed è quella parte della cannabis che ti provoca effetti psicotici. Nel nostro paese, è vietato vendere prodotti con una concentrazione di THC superiore allo 0,5%.

Quando si può parlare di ganja legale?

A questo punto, torniamo a parlare della ganja. Puoi parlare di ganja light o legale se viene estratta dalla cannabis Sativa l. Un prodotto simile non ti provoca alcun tipo di dipendenza e non mette a repentaglio le tua capacità psicofisiche in alcun modo.

Entrando nei particolari, puoi assumere una ganja legale nel caso in cui la sua concentrazione di CBD sia intorno al 20%, mentre il THC non deve andare al di sopra del già menzionato 0,6%. Diverse normative in vigore confermano tali parametri e ti dimostrano che la ganja light non ti provoca alcun effetto indesiderato.

Le proprietà della ganja light possono lasciarti letteralmente a bocca aperta, ma gli effetti sono molto variabili. Un prodotto che la contiene può darti ottimi benefici analgesici, anti-ansiolitici e antinfiammatori. Al tempo stesso, sa ridurre il pericolo di insonnia e darti un perfetto equilibrio durante le ore di sonno.

Quali sono i tipi di marijuana legale disponibili?

La ganja è disponibile in vari formati, tutti molto utili per donare equilibrio al tuo organismo. Scopri insieme a noi quali sono le modalità più diffuse e come selezionare quella perfetta per le tue esigenze.

– L’olio di CBD e CBG

L’olio di ganja nei formati CBD e CBG ti aiuta a fronteggiare al meglio qualsiasi dolore muscolare e articolare. Viene utilizzato spesso per l’attività sportiva e non presenta alcuna traccia di THC. Ciò è dovuto all’uso di un sistema basato su molecole isolate, con la prospettiva di rimuovere ogni sostanza psicotropa.

– Le infiorescenze essiccate di ganja legale

Grazie alla ganja legale, puoi avere accesso a infiorescenze essiccate, che scaturiscono da lavori attenti e precisi. La sostanza viene pulita nei minimi dettagli e proviene dall’unione di più tipi di cannabis. Hai così l’opportunità di selezionare la fragranza preferita.

– L’hashish

Se vuoi usufruire delle potenzialità della ganja light, l’hashish è senz’altro una scelta valida. Si tratta di un prodotto senza alcuna traccia vegetale, che può essere lavorato in maniera manuale o con l’ausilio di appositi attrezzi. Anche in questo caso, puoi scegliere l’aroma più indicato a seconda dei tuoi gusti personali, sempre con il THC al di sotto della soglia dello 0,6%.

– I cristalli

Infine, i cristalli sono un’ottima idea se ami la ganja moderna. Ti consentono di usufruire del sapore e degli effetti della cannabis Sativa in un formato puro e raffinato. Vengono adoperati nelle sigarette elettroniche, nel burro, per il metodo dabbing o negli oli vettori.

Come comprare la cannabis legale?

Se non vuoi fare a meno della moderna ganja legale, puoi affidarti ai servizi offerti del nostro sito Internet segui il link per vedere i prodotti disponibili.  Hai così la possibilità di trovare la formula perfetta per te senza alcuna fatica. Dalle creme per il viso e il corpo ai prodotti per la detersione, passando per oli ed essenze per diffusori, la ganja light è davvero ovunque e sa darti sensazioni di pura serenità.

Tickets alla canapa

La società di trasporti di Berlino ( BVG), durante il periodo natalizio, per alleviare lo stress dovuto al momento non proprio favorevole, ha messo in vendita per i passeggeri dei tickets di viaggio imbevuti di olio di canapa estratto dai semi, assolutamente privo di thc, sostanza psicotropa presente solo nei fiori.

L’olio è integrato su di una carta commestibile con cui sono realizzati i tickets, che costeranno € 8,80.  L’olio è estratto dai semi di canapa quindi ” completamente innocuo per la salute” e ” completamente legale ” ci tiene a precisare la compagnia tedesca BVG.

La BVG ha realizzato altre bizzarre iniziative di marketing, come quella di usare come tessera di abbonamento per un anno, un paio di scarpe di una nota marca, pubblicizzate da loro in limited edition.

L’intervento di Luca Bizzarri

 

Ecco le dichiarazioni di Luca Bizzarri postate sui social dopo il decreto varato dalla conferenza Stato-Regioni,  “La Conferenza Stato-Regioni ha varato un decreto che potrebbe rendere illegale la pianta che ho in mano . Si tratta di Cannabis light, una pianta che ha lo stesso effetto drogante della camomilla. L’ho comprata regolarmente, mi è stato fatto uno scontrino, ho pagato con la carta, ci sono aziende italiane che la producono nella più assoluta legalità, sottostando a regole severissime, dando lavoro a decine di migliaia di persone che, come me, presto potrebbero diventare dei delinquenti”.

“Chiedo allo Stato, alle forze dell’ordine, cosa devo fare, Costituirmi? Chiedo allo Stato che reato avrei commesso acquistando una pianta secca non dannosa per la mia salute e che non dà nessun tipo di dipendenza, al contrario di molti farmaci regolarmente venduti in farmacia, dei quali in questo periodo di pandemia si riscontra un uso pericoloso. Una sostanza meno pericolosa dell’alcol, il cui abuso crea malattie e morti. Chiedo allo Stato perché si possa liberamente comprare e vendere l’uva, ben più pericolosa della sostanza che ho tra le dita. Questo chiedo, aspettando di diventare un delinquente, aspettando di veder chiudere centinaia di aziende agricole, aspettando di veder vincere gli interessi di chi con le sostanze droganti, quelle vere, ci campa e ci fa campare”.

“Questa è un’autodenuncia, aspettando di diventare un delinquente”

Questo lo sfogo dell’attore e conduttore Tv, Presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova.

 

Germania pronta a dire Si alla cannabis legale

Il nuovo governo della Germania si appresta a legalizzare la cannabis anche per scopi ricreativi.

La nuova coalizione di governo tedesco dove sono presenti i socialdemocratici, i liberali e i verdi avrebbero quindi deciso di compiere questo passo.

Dopo l’esito delle elezioni dello scorso 26 settembre, queste forze politiche hanno dato avvio ad un folto numeri di confronti con lo scopo di delineare il nuovo indirizzo da seguire a livello nazionale.

In questo ambito si è inserito anche la questione della legalizzazione della cannabis, uso quindi che non dovrebbe più limitarsi più solo a motivazioni di carattere medico ma anche esteso all’ambito ricreativo.

Infatti, proprio durante le loro campagne elettorali i tre partiti hanno sostenuto l’idea di riformare la disciplina in materia di droghe leggere e cannabis, creando comunque una forte divisione nel paese.

In base ad un sondaggio effettuato dalla German Hemp Association, il 49% dei tedeschi contattati si sarebbero espresso in maniera positiva difronte alla possibilità di arrivare alla legalizzazione del prodotto.

Quelli che si oppongono invece rappresenterebbero il 46% del totale.

In questo momento in Germania è in vigore sia il divieto di vendita che il possesso della cannabis.

“Stiamo introducendo la distribuzione controllata di cannabis agli adulti a scopo di svago nei negozi autorizzati, misuriamo continuamente le normative sulla base delle nuove scoperte scientifiche, ed allineiamo di conseguenza le misure di protezione della salute”.

Queste alcune dichiarazioni del documento comune della coalizione, dove viene evidenziato anche il tempo necessario, quattro anni, per poter effettuare una valutazione complessiva della riforma ed il suo impatto sociale.

Questa distribuzione controllata, alla fine, dovrebbe garantire un controllo di qualità ed allo stesso tempo anche una tutela sui minori.

Le notizie ribalzante dalla Germania hanno subito provocato reazioni contrastanti da parte dei partiti italiani con chi auspica di seguire la Germania, la sinistra e i 5 stelle, e chi invece si oppone in maniera netta come il centro e la destra.

Cannabis light e CBD: vendita e consumo in Italia

La Cannabis light e il CBD sono spessissimo al centro di dibattiti e polemiche.

Questi prodotti sono ormai venduti in maniera diffusa sia al dettaglio che nel mercato online.

Nonostante questo ci sono ancora molti dubbi sullo statuto giuridico del CBD.

Da una parte si dice sia legale in quanto non ha effetti droganti, mentre fa da contraltare invece il fatto che comunque si tratti in qualche modo di droga e che si rischia se la si acquista.

Chi vende e chi compra questi prodotti dovrebbe forse temere ripercussioni legali? O si tratta solo di chiacchiere senza fondamenta?

Ecco le principali norme in materia di Cannabis per far un p’ò di luce a questi quesiti.

Partiamo dalle proprietà del CBD, le due più importanti molecole prodotte dalla canapa sativa sono appunto il CBD (cannabidiolo) e il THC (tetraidrocannabinolo).

Questi due elementi sono i principali artefici degli effetti causati dalla Cannabis e per questo si trovano sempre al centro dei dibattiti.

Da una parte c’è  il THC  che è considerato uno stupefacente per le sue proprietà psicoattive, e per questo è illegale.

Dall’altra il CBD che a differenza del precedente non ha alcun effetto psicotropo.

Tutti e due interagiscono sui recettori endocannabinoidi del nostro sistema nervoso esercitando diversi effetti, alcuni dei quali sono indagati dagli studi medici per i loro possibili usi terapeutici.

Per quanto riguarda il CBD questo è presente in alcuni medicinali approvati dall’Unione Europea ed è utilizzato per trattare i sintomi di alcune patologie quali la sclerosi multipla e i disturbi legati all’ansia.

Una delle sue caratteristiche apprezzata nell’uso terapeutico è la mancanza di particolari effetti collaterali.

I prodotti a base di CBD sono molteplici, olii, capsule, creme o gel liquidi da svapo ecc.

CBD cosa dice la normativa italiana

Nonostante il fatto non abbia effetti psicotropi e dunque non considerabile come uno stupefacente per la legge italiana, legalmente la situazione non è del tutto chiara.

Per il decreto del Presidente della Repubblica Dpr 309/1990 non c’è alcun dubbio in merito, la canapa è uno stupefacente e dunque la sua coltivazione è illegale salvo quando sia volta a destinazioni d’uso industriali approvati dall’Unione Europea.

Invece La legge 242/2016 cerca di essere ancora più specifica in modo da evitare fraintendimenti e consentire un uso industriale della canapa esente da ambiguità.

In particolare stabilisce che può essere coltivata in modo legale solo la Cannabis contenente una percentuale di THC inferiore allo 0,2%, oltre indicare tutta una serie di destinazioni d’uso consentite dalla legge.

Eliminato quindi il THC, l’elemento principe della canapa light rimane dunque il solo CBD che tecnicamente non è una sostanza vietata.

L’obiettivo che si cercava di raggiungere con questa legge era il chiarimento senza ombra di dubbio di quello che si può e che non si può fare con la Canapa.

Ma ad oggi il risultato rimane ancora ricco di ambiguità.

Di fatto in nessuna delle due norme viene specificato se sia possibile lavorare e commerciare le infiorescenze della pianta (le parti ricercate principalmente per il consumo a scopo ricreativo).

Anzi la legge 242/2016 sembrerebbe consentire la vendita in quanto cita il florovivaismo tra le destinazioni d’uso consentite.

Un altra falla normativa riguarda il consumo della canapa.

Con alte concentrazioni di THC naturalmente viene equiparata a qualsiasi altra droga stupefacente quindi illegale.

Per quanto concerne invece la Cannabis light, non c’è nessuna specifica riguardo il suo consumo.

Da questo viene da pensare che allora si tratta di un utilizzo legale.

Ma a questo punto entrano in ballo elementi diversi che non riguardano solo aspetto giuridico, per questo motivo il cono d’ombra legislativo vede spesso interventi differenti da parti di giudici chiamati in causa con pareri discordanti se non addirittura opposti fra di loro.

Il risultato è che questi prodotti, a base di Cannabis light, si trovano in vendita e vengono quasi sempre indicati in favore di un uso da collezione.

Referendum per la legalizzazione della cannabis

 

500mila firme raggiunte in pochi giorni, per togliere denaro ai narcotrafficanti, derivato per il 40%  dalla cannabis.

Referendum proposto dalle Associazioni Antigone, Società della ragione, Forum droghe, Luca Coscioni, con il supporto dei partiti +Europa, Radicali italiani, Possibile. Nei dati di votazione online si evince che la maggior parte dei votanti è under 25.

Con la possibilità di esprimere il voto anche online, in sette giorni si è superata la cifra di 500mila firme. Le firme raccolte dovranno essere depositate in Cassazione entro il 30 settembre, sarà possibile ancora firmare per avere un ampio margine a garanzia della votazione.

Come hanno reagito gli interpreti della nostra politica ? Emma Bonino ha commentato “La strada della libertà è l’unica contro i sovranismi. Ed è una spinta politica a un Parlamento che dorme da tanti anni”. Dice Marco Cappato, del Comitato promotore ” Il totale silenzio dei capi dei grandi partiti, cosi come sta accadendo per il referendum sull’eutanasia legale, è un segnale preoccupante non tanto per i referendum, quanto per lo stato di salute della nostra democrazia e di partiti sempre più autoreferenziali, ridotti a fare il tifo pro o contro le decisioni di Draghi”.

Uno dei risultati ottenibili da questa eventuale abrogazione, sarà togliere alla criminalità organizzata una delle maggiori entrate, ” un colpo al cuore del narcotraffico”, ha commentato Riccardo Magi di +Europa. Oggi il consumatore è completamente nelle mani del pusher di turno, non ha nessuna garanzia sul trattamento che ha subito il prodotto che acquista illegalmente.

Le statistiche nei paesi dove la cannabis è stata legalizzata vedi Canada e Stati Uniti, non si registrano aumenti di consumi. Da non confondere con la  Cannabis light, che è priva quasi totalmente di THC (sostanza psicotropa della marjuana) e non ha nessun effetto drogante. Sarà il Legislatore eventualmente a decidere su come acquistare legalmente la cannabis nel caso in qui verrà approvato il quesito.

Circa un milione e quattrocentomila italiani sono stati trovati in possesso di cannabis o derivati, e hanno subito una sanzione amministrativa, nel caso in cui ci fosse una depenalizzazione non riguarderà chi guida in stato di alterazione.

Lo scopo del referendum è far abrogare l’articolo 4 della legge sugli stupefacenti, depenalizzare la coltivazione e quindi l’uso, considerando che in Italia ci sono circa 6 milioni di consumatori di cannabis, e le mafie devono alla cannabis il 40%  dei loro introiti.

In questo periodo storico in Italia, si trova in commercio la cannabis light, una varietà  alternativa priva di THC, (quindi legale)  sostanza psicotropa principale causa dello “sballo”, come dire, la  birra sta alla  Cannabis come la birra analcolica sta alla Cannabis light, il paragone crediamo sia piuttosto azzeccato.

“Dalla raccolta firma per il referendum sulla cannabis arriva un’ottimo messaggio, voglia di partecipazione e anche uno stimolo al parlamento a legiferare è carente”, così Roberto Fico, Presidente della Camera si esprime sul referendum, durante la presentazione di un nuovo corso di laurea all Federico II di Napoli.

Una ricerca eseguita da team di David Nutt, (The Lancet)  elenca la pericolosità delle sostanze relativa ai fattori dannosi per il fisico e la socialità, emerge che la cannabis sia all’undicesimo posto, assolutamente dopo l’alcol quinto, ed il tabacco nono.

Nel dicembre 2020 l’ONU rimuove la cannabis dalle tabelle delle sostanze pericolose, e ne riconosce l’utilità per l’uso medico.

Primi passi per la coltivazione di cannabis ad uso personale

Alla commissione Giustizia della Camera, in questi  ultimi giorni, è stato votato il testo base sulla cannabis.

Nel testo votato si depenalizza la coltivazione di non oltre 4 piante “femmine” in casa per uso personale.

“E’ un risultato importante, ottenuto sulla scia della giurisprudenza della Corte di Cassazione ma anche grazie alla capacità dei gruppi parlamentari di confrontarsi e trovare una sintesi ragionevole. Se si diminuiscono le sanzioni per i fatti di lieve entità aumenta da 6 a dieci anni le pene per i reati connessi a traffico, spaccio e detenzione ai fini di spaccio della cannabis”.

Queste le parole del presidente Mario Perantoni, del Movimento 5 stelle, anche relatore del provvedimento.

Questo testo base ha avuto il voto contrario da parte della Lega, Fratelli D’ Italia, Coraggio Italia e Forza Italia, con Italia viva astenuta e con voto favorevole da tutti gli altri, dal radicale Riccardo Magi, che e anche promotore di una parte del testo base, al Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Leu.

Dopo questa votazione del testo base, dovrà essere fissato il termine per presentare gli emendamenti da discutere in commissione.

Alla fine di questi ulteriori passaggi, si potrà andare in Aula e discutere per far approvare il disegno di legge.

Sport e CBD binomio vincente

 

Anche se l’Agenzia Mondiale Antidoping, o World Anti Doping Agency, abbia severamente proibito l’utilizzo dei cannabinoidi, questo non risulta del tutto veritiero e non è per tutti i prodotti che si basano sul CBD.

Nonostante ci sono ancora pochi studi riguardo il settore sportivo, non sono pochi gli atleti e gli sportivi che, per relax e per trovare un po’ di calma durante gli allenamenti e le gare, hanno individuato nel CBD un alleato da combinare ai classici integratori e pasti equilibrati.

Il CBD è una sostanza già presente nella pianta di cannabis e, al contrario del THC, non ha nessun effetto psicotropo ma invece garantisce una piacevole sensazione di relax per la muscolatura corporea e per la mente.

Tra le diverse forme attualmente presenti sul mercato dei prodotti appartenenti al CBD ed alla cannabis light, quella utilizzata dagli amanti dello sport è senza dubbio l’olio di CBD che viene ottenuto tramite delle operazioni di estrazione e miscelazione innovative.

Ottenibile con una purezza superiore al 99%, per avere degli effetti riscontrabili, normalmente, servono poche gocce sotto la lingua due volte al giorno.

Ci sono diversi tipi di olio CBD che si diversificano in base alla concentrazione che varia dal 5% fino al 30% passando per il 10% ed il 15% e cosi via.

Al contrario di steroidi o altre sostanze similari, con il CBD non si ha alcun effetto di potenziamento, ma solo quello di rilassamento per ritrovare la giusta concentrazione.

Un esempio tangibile è quello dell’ incremento, appunto, riscontrato negli sportivi che utilizzano questo tipo di prodotto per ridurre il nervosismo, allievare il dolore ed infine ottenere un più confortevole riposo nelle ore notturne.

Oltre a questo non è da dimenticare che studi recenti hanno riscontrato gli effetti benefici su altri disturbi come mal di testa, mal di stomaco, dermatosi e similari.

Canapa e Cannabis Tetralight.it

Tipologie di Canapa Light

Canapa e Cannabis Tetralight.it

In commercio esistono molti tipi di cannabis light e l’opportunità di comprare il prodotto online ha fatto aumentare il numero dei consumatori che usano questo strumento, incentivati dal fatto di acquistare un prodotto garantito, sicuro, certificato e controllato.

Le principali varietà di canapa comunemente conosciute sono di tre tipi: cannabis indica, cannabis sativa e cannabis ruderalis.

La Cannabis Indica è la varietà di cannabis più conosciuta, originaria dell’India, con un alto contenuto di THC che genera effetti psicoattivi molto forti, anche se è bene specificare che nella versione light si abbia un valore massimo consentito per legge.

Questa varietà rende al meglio nella coltivazione indoor.

Nel suo paese di origine viene utilizzata per scopi medici, come rilassante naturale, in cucina e per inalazioni durante cerimonie e meditazioni.

Una tipologia di cannabis molto impiegata nel settore tessile invece è la Cannabis Sativa, poiché si possono creare vari indumenti con le sue fibre.

A differenza della cannabis indica ha un basso contenuto di principio attivo THC, poiché ne produce dall’1% al 5% e inferiore dello 0,5% nella sua versione Light, e un’alta percentuale di CBD.

Per questo non propone quegli effetti psicotropi della pianta indica, ma favorisce il rilassamento.

Questa tipologia di canapa è ideale per la coltivazione outdoor e greenhouse.

Meno conosciuta di quelle appena citate la Cannabis Ruderalis che viene utilizzata e scelta nella coltivazione di ibridi e incroci.

Dagli incroci fra cannabis sativa e cannabis indica, vengono creati molti ibridi, circa un quarantina di tipi di cannabis più o meno conosciuti.

Incrociate con la ruderalis, nascono le piante autofiorenti, di prevalenza femminile, e con discrete quantità di THC.

Queste tre tipologie hanno un’importante caratteristica: possono essere piante maschio o femmina.

Pianta Femmina

La cannabis femmina genera infiorescenze ricche di resina e trattiene il polline prodotto dalla pianta maschio, dopodiché riduce la produzione di resina per iniziare a produrre semi.

Quando i semi sono maturi e cadono a terra, la pianta femmina muore ma i semi fanno nascere altri germogli di piante.

È la pianta femmina quella che contiene i maggiori principi attivi, come il THC, e le sostanze psicotiche e metabolidi cannabidioli che si trovano nella resina.

Le piante femmina si riconoscono per la presenza di filamenti biancastri.

Pianta Maschio

La pianta maschile non produce resina ma polline, che viene sparso dal vento quando le sacche si aprono, ovvero quando la pianta è matura, andando a impollinare le piante femmina.

Queste piante sono caratterizzate dalle protuberanze verdastre che hanno al loro interno il polline.

Le coltivazioni di ibridi di cannabis light sono in grado di creare dei mix che soddisfino qualsiasi tipologia di cliente, con un contenuto di THC inferiore allo 0,5%, ossia entro il limite legale per la produzione e vendita di prodotti contenenti canapa, ma con una concentrazione elevata di CBD, il cannabidiolo che può portare alcuni benefici fisici ed utilizzato come antinfiammatorio, antiossidante e rilassante.

Il CBD, inoltre, aiuta il sonno e combatte i disturbi da ansia e stress.

Luoghi comuni da sfatare sulla cannabis light

Dall’entrata in vigore della legge che interessa la cannabis light (legge n.242 del 2016), in Italia si è manifestato un incremento di punti vendita legali, sia fisici che online, di canapa e prodotti derivati.

Nonostante questo però rimane sempre una certa diffidenza verso questa pianta naturale.

Come qualsiasi altra pianta la cannabis può produrre effetti negativi così come quelli positivi.

A seconda dell’utilizzo, della tipologia e della quantità della canapa gli effetti possono variare molto.

Tuttavia gli effetti negativi, che rappresentano i luoghi più comuni cui subisce questa pianta, sono nella realtà dei fatti poco diffusi anche tra i consumatori abituali.

Eccezion fatta per l’effetto della fame che potrebbe sopravvenire, ci sono molti miti da sfatare sulla cannabis, in particolar modo per quanto riguarda la cannabis light che nello specifico, più che negativi, i suoi effetti siano positivi tanto da essere usati in alcuni casi anche nel campo terapeutico ( seguendo sempre le indicazioni fornite da un medico).

Con la cannabis light è possibile trattare sintomi di stress e ansia, nonché depressione, grazie alla grande quantità di CBD presente, che crea l’effetto rilassante.

Naturalmente parliamo di cannabis light certificata, acquistabile nei punti vendita e non di quella illegale.

Con quella illegale non si potrà avere alcuna garanzia né sulla sua qualità, né sulla sua tipologia o lavorazione, oltre al fatto dell’elevata presenza del THC che è il cannabidiolo che produce tutti gli effetti psicotropici che rendono la pianta proibita.

E’ questa la principale differenza quando si parla di cannabis legale e cannabis illegale.

Come accennato, nel caso in cui si soffra di una malattia particolarmente dolorosa a stadio avanzato, un medico potrebbe proporre di fare uso della cannabis legale al fine di alleviare questi malesseri.

Non parliamo di cura che porta alla guarigione ma essenzialmente di placare, in molti casi, i sintomi peggiori della malattia.

La cannabis light riesce anche contrastare, in alcuni casi, dolori e infiammazioni di natura più lieve e moderata.