E’ durata solamente pochi giorni la possibilità che finalmente ci fosse chiarezza definitiva sulla vendita della cannabis light.

Ieri, infatti, durante la presentazione in Senato del maxi-emendamento sono state bocciate alcune norme, fra cui appunto quello sulla cannabis light.

Questa decisione di escludere la norma dalla manovra, da parte della presidente del Senato Casellati, rimanda difatti una decisione in merito e prolunga ancora l’incertezza che circonda la coltivazione e la vendita del prodotto.

 “E’ una valutazione politica e non tecnica, in quanto l’emendamento era conforme alle esigenze produttive e industriali dello stato, rappresenta uno strappo istituzionale”.

Questa la valutazione dell’avvocato Giacomo Bulleri, esperto di settore, sul fatto che questo emendamento avrebbe modificato la legge sulla canapa industriale, una legge squisitamente agricola, stabilendo che si possono commercializzare le inflorescenze, che si possono usare tutte le parti della pianta e che il contenuto di THC possa essere al massimo dello 0,5%.

Nell’attesa rimane tutto invariato, bisognerà aspettare nuove iniziative politiche per dare finalmente certezze a tutto il settore.

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