La scorsa settimana c’è stata una nuova assoluzione, con proscioglimento dei capi d’accusa, riguardo un grow shop di Cannabis light di Porto Recanati.
I fatti risalgono a qualche tempo fà, quando i proprietari del negozio erano finiti sotto processo dal tribunale di Macerata con l’accusa di spaccio di droga, dopo il sequestro di diversi campioni di prodotti a base di cannabis prelevati nel negozio.
Dalle analisi tenutesi in laboratorio i campioni contenenti infiorescenze di cannabis light erano risultati avere un principio attivo, il Thc, superiore allo 0,2% e quindi, per l’accusa, idonei a provocare effetti droganti.
I due imputati, attraverso il proprio avvocato, chiesero ed ottennero di essere giudicati attraverso il rito abbreviato.
L’udienza è stata rinviata esattamente alla scorsa settimana, quando il pubblico ministero Rastrelli ha chiesto per entrambi l’assoluzione con la formula piena «perché il fatto non costituisce reato».
Tuttavia i prodotti sequestrati, su richiesta del giudice, sono rimasti confiscati, un altra stranezza del nostro sistema giuridico.
E’ bene ricordare che dopo il pronunciamento delle Sezioni Unite, la giurisprudenza dei tribunali ha stabilito “che è vietata la vendita di prodotti, infiorescenze e derivati contenenti un principio attivo stupefacente (Thc) in percentuale superiore allo 0,5.”