Il raccolto della cannabis light si svolge in vari passaggi, fra questi uno dei più importanti è il trimming.
Con il termine trimming o trimmatura si parla del processo della rifinitura del taglio delle cime di cannabis in modo da rimuovere rametti o foglie di scarto al consumo.
Infatti, dopo aver raccolto le cime di cannabis light dai rami è indispensabile provvedere al taglio di tutte quelle piccole foglioline che aderiscono e si attaccano alle infiorescenze.
Generalmente vengono prese forbici ben affilate, che garantiscano la precisione per poter separare le infiorescenze da tutte quelle foglioline ricche di resina, che non sono da buttare, ma potranno servire per produrre altri tipologie di prodotti.
Sappiate che una trimmatura imprecisa può deteriorare molto o addirittura rovinare del tutto anche il miglior raccolto.
Quindi prima della concia e dell’essiccazione è necessario preparare le infiorescenze ripulendole da tutte le sostanze di residuo.
E’ un operazione che ha bisogno di una buona visione, manualità e precisione.
Ogni coltivatore ha le sue tecniche ma generalmente questa fase consiste nel eliminare con forbici da potatura tutto quello che non deve essere usato.
Questo permetterà di avere cime più pure, più belle ma anche più al sicuro da muffe e proliferazione batterica.
Oltre ad un aspetto relativamente estetico, è importante sapere che cime trimmate in maniera adeguata saranno molto più aromatiche, rimanendo buone più a lungo.
Questo perché il materiale vegetale in eccesso a contatto con le infiorescenze può condurre allo sviluppo di funghi o muffa o ad accumulo di umidità.
Dopo avervi detto dell’importanza di trimmare la cannabis light vi parliamo dei 2 metodi che esistono per farlo, ossia il trimming umido o a secco.
TRIMMING UMIDO
Il trimming umido, detto anche a fresco, consiste nel eliminare le foglie anche piccolissime che si vedono intorno alle cime subito dopo che queste sono state tagliate dal ramo.
Quindi la trimmatura viene eseguita quando la pianta di cannabis light è ancora fresca e prima del processo di essiccazione.
Questo metodo di pulitura risulta essere più facile di quello a secco.
Con questo metodo generalmente si ottiene un risultato più preciso, questo è dovuto al fatto che si vedono in modo migliore le parti da rimuovere ed è molto più facile toglierle e manovrarle.
Eliminare le foglioline subito dopo la raccolta è il modo più facile di trimmare ed è consigliato a chi ha poca manualità o è un principiante, oltre ad essere decisamente più veloce.
Le grandi coltivazioni che utilizzano molte persone per la raccolta e la lavorazione, oppure utilizzano sistemi meccanici dedicati per effettuare il trimming, utilizzano praticamente solo questo metodo proprio perché più conveniente come tempi e più agevole a livello pratico.
TRIMMING A SECCO
Il trimming a secco invece consiste nel far essiccare i rami tagliati prima di effettuare la trimmatura per pulire le infiorescenze.
Dopo il processo di l’essiccazione le varie componenti saranno molto più difficili da individuare e rimuovere, questo porterà inevitabilmente molte foglie a rimanere attaccate alla cima, quindi il risultato finale sarà più difficile e probabilmente meno accurato.
Detto questo però in certi casi si possono offrire dei risultati migliori, infatti con una trimmatura più tardiva si conserverà molta più resina, le cime avranno un calo di umidità con maggior lentezza grazie alla presenza di maggior materiale vegetale e avranno quindi un aroma più deciso.
Oltre a questo va detto che per effettuare il trimming a umido si ha bisogno di lavorare in spazi aperti, mentre questo a secco si può effettuare comodamente anche al chiuso.
Il trimming a secco può essere effettuato anche in momenti diversi dell’essiccazione, tagliando a umido le foglie di dimensioni più grandi, iniziando l’essiccazione e lasciando per ultima la destituzione delle foglie di grandezza inferiore in modo da ottenere un calo di umidità più graduale e maggiore protezione dei tricomi.