In questi giorni è stata approvata in Regione Emilia Romagna, su richiesta avanzata da l’esponente del Gruppo Misto, Silvia Prodi, Igor Taruffi e Yuri Torri di Sinistra italiana, una risoluzione che prende piede dal contrasto giurisprudenziale che ha condotto al recente pronunciamento delle Sezioni unite della Cassazione, evidenziando un vuoto legislativo nella commercializzazione della canapa light.
La risoluzione è stata approvata col voto favorevole del Partito Democratico, Silvia Prodi, Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle, mentre si sono espressi contrariamente Lega, Fratelli D’italia e Forza Italia.
Il Gruppo Misto invita la giunta ad attivarsi immediatamente in sede di Conferenza Stato Regioni per rafforzare azioni conformi con l’articolo 8 della legge 242/2016 che promuove la coltivazione e la filiera agroindustriale della canapa.
In particolare, incalzando la definizione della norma che definisca i massimi residui di THC negli alimenti e infiorescenze, oltre a garantire continuità e coerenza normativa alla filiera del prodotto (dalla coltivazione alla produzione alla commercializzazione), affinché non si generino contrasti giurisprudenziali la cui strumentalizzazione possa andare a scapito di un settore in rapida ascesa con grandi prospettive sia per quanto riguarda l’occupazione, sia per l’ambiente.
L’approvazione di questa risoluzione ha portato a dimostranze da parte di consiglieri della Lega, che si sono rivolti direttamente al governatore della regione Bonaccini per sapere la sua posizione.