Sebbene il livello di THC della marijuana light non è in contrasto con le attuali disposizioni di legge, e considerato che questo nuovo comparto economico ha creato centinaia di nuovi posti di lavoro, per il Ministro della Famiglia e le Disabilità, Lorenzo Fontana, la marijuana legale non può essere considerato alla stregua di un gadget.
Fermo restando l’enorme successo di qualsiasi iniziativa commerciale inerente la vendita di marijuana light, sono di questi giorni le dichiarazioni del Ministro Fontana in merito all’apertura di numerosi negozi che vendono liberamente “erba leggera” e articoli per collezionisti a base di canapa.
“Sulla questione dei negozi che stanno moltiplicandosi a livello nazionale, l’onorevole Pini faceva riferimento alla canapa industriale ed agricola. Qui c’è una questione che riguarda l’aspetto giuridico perché questi negozi non hanno una piena legittimità” ha detto Fontana. “Dovrebbero vendere da quello che ho capito dei gadget; certo che la marijuana da fumare, al di là del THC basso, non è un gadget e quindi bisognerà capire se è stata forzata la legge. La liberalizzazione non è tema presente nel contratto di governo; lasceremo la legge così com’è”.
Ogni giorno, nelle nostre città, aprono nuovi punti vendita legati al commercio di canapa legale. A queste iniziative commerciali, poi, vanno aggiunte quelle relative ai negozi che vendono marijuana light online, dei grossisti e di chi vende canapa su internet.
Va ribadito, tuttavia, che quello della canapa light è un fenomeno si dibattuto ma assolutamente legale. La coltivazione e la vendita di canapa industriale, così come quello delle relative infiorescenze, sono disciplinati dalla legge 242/2016, introdotta per regolamentare un comparto economico in forte espansione.

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