Stando ad alcune voci, i primi di giugno il MIPAAF guidato dal Min. Stefano Patuanelli ha inviato alla Conferenza Unificata Stato-Regioni la bozza di decreto sull’elenco delle specie di piante officinali come previsto dal Decreto 75 del 2018.
La bozza trasmessa alla Conferenza Stato-Regioni, in calendario già per il 17 giugno, prevede infatti che foglie e fiori della Canapa Industriale, ossia quelli contenente CBD e privi di THC, siano assoggettati al DPR 309/90 (T.U. Sost. Stupefacenti), provando nuovamente ad indirizzare il settore canapa nelle mani di quei pochi in possesso di autorizzazione farmaceutica.
Nello stesso modo come accaduto durante il periodo di pandemia fine 2020 in cui, con il decreto speranza, veniva considerato il CBD sostanza stupefacente e quindi ad uso esclusivo del settore farmaceutico che fortunatamente, dopo numerose e accese proteste, il decreto fu sospeso ma in verità mai annullato da quello che risulta al momento.
Alla Camera, molti rappresentanti del M5S e di altri partiti si sono mostrati disponibili a risolvere le problematiche del settore, ed anche grazie al c.d. Decreto Sostegni sono stati presentati emendamenti da parte di più esponenti del M5S che cercano di migliorare alcuni aspetti della legge 242/2016.
Queste voci sono state prese con stupore da i rappresentanti del settore, essendo presente appunto un tavolo di filiera della Canapa, creato proprio presso lo stesso MIPAAF, che viene riunito regolarmente, e che non sia stato informato della presenza di una bozza di decreto già trasmessa in Conferenza Unificata.
Sul Tavolo Tecnico ci sono tante associazioni tra cui Confagricoltura, Compagri, CIA, Sardinia Cannabis e tante altre realtà.
Questa bozza andrebbe nuovamente in contrasto con le norme europee e con l’interpretazione della Corte di Giustizia Europea, la quale ha espresso e ribadito che la pianta di canapa in tutte le sue parti è utilizzabile a fini industriali, oltre che per il settore alimentare.