Sembrerebbe proprio così, al momento non ci sono ancora progetti definiti ma la volontà della famosa azienda sarebbe quella di procedere in questa direzione.
Il frammentato panorama legale, che avvolge il tema negli USA, è il principale ostacolo in questo momento.
Infatti, da un lato ci troviamo con molti dei singoli stati USA in cui la vendita e l’utilizzo di cannabis a scopo medico sono ormai consentiti, con sedici di questi stati in cui ne è stato concesso anche l’utilizzo a scopo ludico/ricreativo, l’ultimo è stato quello di New York, dove da pochi giorni è stato ammesso appunto l’utilizzo di cannabis per scopo ricreativo, con una legge apposita che ne consente anche la consegna a domicilio.
Dall’altra parte invece si trovano giurisdizioni dove la cannabis rimane illegale sotto tutti i punti di vista, stessa cosa che succede a livello federale.
In un prossimo futuro la situazione potrebbe cambiare, gli stati che iniziano a liberalizzare la cannabis sono in aumento, per questo il fatto che il colosso Uber possa entrare in questo tipo di mercato non sorprende.
Durante un intervista alla CNBC il Ceo di Uber ha dichiarato:
“Quando la strada per la cannabis sarà libera, quando entreranno in gioco leggi federali al riguardo, prenderemo assolutamente in considerazione l’opportunità”.
Quindi l’azienda resta in attesa di modifiche delle normative a livello federale riguardanti questo argomento, sulle quali alcuni politici già hanno evidenziato interesse a voler lavorare, affinché l’azienda possa scendere in campo con le consegne a domicilio in questo settore.